LETTERA APERTA AI CITTADINI
Cari concittadini,
fin dall’inizio del mio mandato ho avviato uno stile di comunicazione improntato alla totale trasparenza. E’ per questo che sento il desiderio di scrivere, per darvi tutte le informazioni utili per farvi un vostro giudizio rispetto alla questione che vede contrapposto il nostro Comune con la Società Vitali Spa.
UN PO’ DI STORIA
Per la realizzazione della quarta corsia dell’autostrada A4, Vitali Spa e Pavimental SpA ottengono (convenzione del 24/11/2004) di aprire a Caponago una “cava di prestito”, che doveva essere attiva solo per il periodo necessario all’esecuzione dei lavori per l’ampliamento autostradale. Come invece vedete grazie, anche, a varie proroghe regionali, la cava risulta ancora non definitivamente ritombata.
La convenzione del 2004 prevedeva una serie di obblighi a carico delle società (alla fine del 2008 Vitali SpA subentra in toto a Pavimental SpA), che si possono brevemente riassumere così:
– versamento di oneri per escavazione di 0.75 cent per mc anzichè 0.40 cent previsti dalla legge;
– versamento di contributo da versare alla Provincia (15% sull’escavato)
– versamento di euro 12.000 per attività controllo del Comune di Caponago
– realizzazione di opere pubbliche (Parco Nord e Parcheggio mercato comunale) per un importo di euro 500.000, di cui 150.000 a totale carico della società e 350.000 a carico dell’Amministrazione a scomputo degli oneri di escavazione di cui al primo punto.
La cava permanente ATEG36 sul nostro territorio è stata inserita, a seguito di sentenza TAR Lombardia, nel Piano Cave della Provincia Milano.
L’Amministrazione Comunale ha ritenuto opportuno stipulare una convenzione con la Società Vitali SpA al fine di poter intervenire attivamente in merito alle condizioni da pattuire che, altresì, sarebbero state dettate in autonomia dalla sola Provincia.
In detta convenzione veniva stabilito che l’anticipazione di € 281.600 effettuata, per problemi di Patto di Stabilità, dalla Società Vitali Spa al Comune a titolo di acconto sugli oneri di escavazione, sarebbe stata scomputata subito ad inizio degli scavi e continuata a saldo della somma. Così è avvenuto.
All’interno della cava di prestito, in virtù della convenzione, sono stati realizzati gli impianti di vagliatura/frantumazione e di produzione calcestruzzi, necessari all’attività; inoltre, dopo che la società è stata autorizzata a commercializzare il materiale di scavo derivante dall’insediamento di detto impianto, la stessa ha realizzato le opere di rifacimento delle sponde del torrente Molgora (Via Verdi).
Nel 2005 la provincia di Milano ha autorizzato, all’interno della cava, l’impianto di deposito e recupero rifiuti speciali non pericolosi.
I CONTENZIOSI
Nel 2009 la Vitali SpA ha depositato una denuncia inizio attività (DIA) per la realizzazione di un impianto di produzione asfalti la cui esecuzione tuttavia è avvenuta in maniera difforme alla denuncia depositata in Comune.
Per contestare questa difformità, il Comune ha emesso un’ordinanza di demolizione dell’impianto; contro questa ordinanza la Società ha proposto una serie di ricorsi, finora sempre vinti dal Comune.
Il Comune ha sanzionato la Società anche per scavi non autorizzati; anche in questo caso la Società ha presentato ricorso, e anche in questo caso il Comune ha visto prevalere le sue ragioni in sede amministrativa.
A questi ricorsi si aggiungono: il ricorso al Tar per la composizione del Comitato Controllo dove si contesta il membro in rappresentanza della minoranza e una causa dove si contestano i danni causati alla Società nelle politiche occupazionali, mancati investimenti in altro luogo e commesse perse.
CONCLUSIONI
Ho cercato di riassumervi brevemente quanto accaduto finora.
Come potete capire, non si tratta di una mia battaglia personale contro la Società Vitali SpA. Da Sindaco, sto cercando di difendere il nostro territorio e sto semplicemente chiedendo alla Società di rispettare le sentenze che ci hanno visto prevalere sulle loro richieste.
Quanto alla somma di “quasi due milioni di euro” sottolineati nella lettera che la Vitali SpA ha recapitato nelle vostre case, non ha riscontro nei fatti fin qui descritti.
Come ho spiegato pubblicamente in Consiglio Comunale, da ultimo lo scorso 5 maggio, lavoro per il rispetto delle regole e voglio proseguire lungo la strada della legalità e della trasparenza.
L’unico obiettivo che mi muove è il bene di Caponago e di tutti noi.
Sono ovviamente a disposizione di chiunque volesse avere ulteriori informazioni.
Monica Buzzini
Sindaco Comune di Caponago
Caponago, 21 maggio 2015